Cosa sono?
Con questa denominazione si comprendono tutte quelle condizioni in cui le normali funzioni motorie e la sensibilità dell’innervazione dell’apparato digerente sono alterate, ma alla cui origine non si riesce ad evidenziare una causa organica.
Queste alterazioni funzionali possono affliggere ogni tratto dell’apparato digerente, esofago, stomaco, intestino tenue e colon.
Hanno decorsi molto lunghi e variabili, sono caratterizzate da sintomi imprevedibili e hanno effetti fortemente debilitanti sulla qualità della vita di chi ne soffre.
Circa il 10-15% della popolazione adulta di tutto il mondo è affetta da sindrome dell’intestino irritabile o IBS (dall’inglese Irritable Bowel Syndrome), in Italia chiamata da sempre, ma impropriamente “colite”.
La sindrome dell’intestino irritabile non è associata ad un aumentato rischio di malattie gravi o mortali, ma è associata ad un aumentato carico assistenziale-sanitario con risvolti economici non trascurabili.
Libera traduzione e adattamento della pubblicazione AGA 2015: “understanding constipation”
INTRODUZIONE
La frequenza delle evacuazioni intestinali fra le persona sane varia notevolmente: da tre evacuazioni al giorno a tre alla settimana.
Di norma le feci vengono espulse senza sforzo, senza fastidio e senza eccessiva tensione addominale.
Per stitichezza o stipsi quindi si intende un numero ridotto di evacuazioni o la difficoltà ad espellere le feci.