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Le Intolleranze Alimentari

intolleranze alimentari RAITrascrizione dell’intervista rilasciata dal Prof. Giancarlo Caletti al Prof. Michele Mirabella, durante la trasmissione ELISIR andata in onda il 16 Novembre 2023

Le reazioni gastrointestinali avverse agli alimenti ingeriti variano notevolmente sia nella presentazione clinica, nella fisiopatologia, nella diagnosi e nella cura.
Esse sono.

Allergie alimentari

Intolleranze alimentari.

Per una migliore comprensione dell’argomento bisogna chiarire la differenza fra loro:

 

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Prevenire il cancro del colon retto

prevenzione cancro intestinaleNonostante il bagaglio di conoscenze sulla patogenesi del cancro gastro-intestinale si sia recentemente molto ampliato, questi cancri continuano ad essere fra i tumori più devastanti nei paesi occidentali. Più del 70% di questi cancri è sporadico, cioè senza nessun precedente famigliare.

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SARS-COVID-19 e Apparato Digerente

I Coronavirus appartengono ad un’ampia famiglia di virus RNA come il virus influenzale annuale.
E’ ormai noto a tutti che i sintomi respiratori tipici della malattia COVID-19, consistenti in febbre, tosse secca ed eventualmente dispnea sono le manifestazioni cliniche più frequenti, molto simili a quelle della SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome) del 2003 e della MERS (Middle East Respiratory Syndrome) del 2012, da noi fortunatamente quasi sconosciute 1 .
Queste analogie fra le diverse sindromi confermano che la trasmissione avviene attraverso le goccioline di saliva (droplet infection) e con contatti diretti interumani 2 .
Tuttavia, sintomi meno comuni quali diarrea, nausea, vomito e dolore addominale sono riscontrati con frequenza molto variabile nelle diverse popolazioni, spesso presentandosi in forma precoce e leggera, spesso seguiti dalla tipica sindrome respiratoria 3 .

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L’undicesimo comportamento da seguire:

L’undicesimo comportamento da seguire:
Quando le goccioline di saliva con i virus si posano sul cibo
Prof. Giancarlo Caletti Gastroenterologo, Professore dell’Alma Mater; Casa di Cura Toniolo, Bologna.

Se si mettesse in una stanza buia mentre si parla una lampada a luce ultravioletta, si vedrebbe una nuvola di goccioline emesse dalla bocca che invadono l’aria circostante

virus cibo 1

All’interno di queste possono esservi virus di vari tipologie. La lista completa degli agenti patogeni trasmessi in questo modo sarebbe lunga e non indispensabile a chiarire i problemi odierni.
A seconda della grandezza di questi ospiti e quindi a seconda del loro peso le goccioline fanno voli più o meno lunghi.
La distanza di volo di queste goccioline può essere anche di 2-3 metri.

Infine le goccioline, al termine del loro “volo”, atterrano sulle superfici circostanti.
Il COVID 19, meglio conosciuto come Coronavirus, viene trasmesso con le goccioline di saliva che il soggetto contagiato emette tossendo, starnutendo ed anche parlando.
Queste goccioline contenenti virus possono pertanto raggiungere gli occhi (congiuntiva), la bocca e il naso di chi è vicino e così contagiarlo.

Quanto sopravvivono i virus al di fuori del corpo umano, “atterrati” sugli oggetti o superfici circostanti?
I dati disponibili sono molto variabili.
Alcuni ricercatori hanno stabilito non più di 9 ore, ma un recentissimo studio pubblicato sul Journal of Hospital Infection afferma che il COVID 19 rimane contagioso fino a 9 giorni da quando è uscito dal corpo umano.

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Uccidere o non Uccidere l’Helicobacter pylori ?

Uccidere o non Uccidere l’Helicobacter pylori ? Questo è il (nuovo amletico) problema !
Prof. Giancarlo Caletti Gastroenterologo, Professore dell’Alma Mater; Casa di Cura Toniolo, Bologna.

Nel numero di dicembre 2019 dell’autorevole rivista “The American Journal of Gastroenterology”, giornale ufficiale dell’American College of Gastroenterology, sono apparsi 2 articoli firmati da eminenti studiosi, che hanno bruscamente risvegliato dal torpore prenatalizio i gastroenterologi di tutto il mondo, rimettendo in discussione la storica linea di comportamento per la cura di questa infezione (1,2).
Come si evince facilmente dai due titoli, ambedue gli scritti demoliscono con argomenti concreti e plausibili la linea di azione finora seguita da tutto il mondo medico, consistente nel trattare sempre ogni paziente trovato affetto da Helicobacter pylori (HP) fino ad ottenerne la completa eradicazione.

Helicobacter pylori

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Il Cancro del Pancreas

Prof. Giancarlo Caletti, Gastroenterologo Casa di Cura Villa MF Toniolo Bologna

Novembre: mese dedicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità all’informazione sul Cancro del Pancreas
L’incidenza e la mortalità per tutti i cancri sono in rapido aumento in tutto il mondo.
Tale aumento è ritenuto effetto della crescita numerica della popolazione e del suo invecchiamento; allo stesso tempo è mutata la prevalenza dei più importanti fattori di rischio per il cancro, molti dei quali avanzano di pari passo con lo sviluppo socio-economico delle popolazioni.
Il Cancro del Pancreas, un tempo considerato un tumore raro, è oggi la causa crescente della mortalità per cancro in tutti i paesi. Fra il 1990 ed il 2017 la sua incidenza è aumentata di 2-3 volte in ambedue i sessi, passando dai 196.000 casi annui a 440.000 nel 2017, anno del più recente censimento.

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Un requiem per la Ranitidina ?

La Federal Drug Administration degli Stati Uniti (FDA) ha recentemente lanciato numerosi avvisi di allarme su alcune formulazioni di ranitidina, incluso il noto Zantac, prodotte dalla ditta SARACA LABORATOIRES sita in India. in cui erano state rinvenute tracce di impurità, identificate come N-nitrosodimetilammina (NDMA).
Questa sostanza, sulla base di accurati studi di laboratorio e test su animali, è da tempo classificata dai tossicologi come probabile agente carcinogenetico per l’uomo.
Si sa anche che tracce di NDMA sono presenti nell’ambiente e sono state rinvenute nell’acqua potabile e nel cibo (latticini, carne, verdura).

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Screening del Cancro del Colon-Retto Si cambia ?

Il 30 Luglio scorso, ultimo giorno di ambulatorio, ho incontrato un bel signore, alto, distinto, promotore finanziario, sposato da pochi mesi, che non dimostrava assolutamente i suoi 54 anni.
Lamentava vaghi disturbi intestinali con nausea, senso di ripienezza e due episodi di vomito, tipici per una gastroenterite estiva.
Dovendo partire a giorni per una vacanza in Sardegna, mi aveva consultato per poter andare in vacanza senza problemi.
Non avendo riscontrato nulla all’esame obiettivo lo avevo sottoposto ad ecografia addominale più per rassicurarlo che per un sospetto clinico.
Rimasi di sasso quando l’ecografista mi informò di aver trovato il fegato colpito da numerose metastasi verosimilmente a partenza da una massa che interessava il colon sinistro, occludendone il lume.
Diagnosi finale cancro del colon T4N2M2, ultimo stadio!

colonscopia

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La Pirosi ribelle ai PPI

La pirosi è un sintomo caratteristico della Malattia da Reflusso Gastro Esofageo (GERD).
E’ però noto che circa 2/3 dei soggetti con pirosi all’endoscopia non presentano erosioni esofagee.
Pertanto essi vengono classificati come portatori di NERD (Non Erosive Reflux Disease), cioè di Malattia da Reflusso Gastro Esofageo non Erosiva.

Pirosi

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