“Stress” è una parola che i medici usano, spesso impropriamente, per descrivere delle normali risposte del nostro corpo necessarie per la salute e la sopravvivenza.
Capire le risposte della mente e del corpo che avvengono durante lo stress è utile a capire la cause sotterranee dell’”intestino irritabile” e poter trovare nuove e più efficaci modalità di cura.
Un modo per capire la sindrome dell’Intestino irritabile è di sapere che l’apparato digerente ha una risposta aumentata allo stress. A sua volta lo stress può essere capito come qualsiasi cosa che stimola l’apparato digerente fra cui:
- Dieta
- Cambiamenti ormonali
- Attività fisica
- Stress psicologico
Cosa sono?
Con questa denominazione si comprendono tutte quelle condizioni in cui le normali funzioni motorie e la sensibilità dell’innervazione dell’apparato digerente sono alterate, ma alla cui origine non si riesce ad evidenziare una causa organica.
Queste alterazioni funzionali possono affliggere ogni tratto dell’apparato digerente, esofago, stomaco, intestino tenue e colon.
Hanno decorsi molto lunghi e variabili, sono caratterizzate da sintomi imprevedibili e hanno effetti fortemente debilitanti sulla qualità della vita di chi ne soffre.
ovvero La Pirosi (bruciore esofageo) resistente ai farmaci
(nuova versione al 2022-12-31)
Il 1990 segnò un’epoca storica per i pazienti sofferenti di “malattia da reflusso gastroesofageo”.
La commercializzazione dell’Omeprazolo, primo di tanti altri farmaci simili, chiamati inibitori della pompa protonica (PPI), fece tornare a vita normale migliaia di persone sofferenti di terribili bruciori retrosternali con irradiazione fino alla gola, finalmente consentendo loro sonni veramente tranquilli.
Esofagiti con erosioni importanti (diagnosticate all’endoscopia) venivano guarite in poche settimane e soprattutto i sintomi dolorosi si spegnevano poche giorni dopo l’assunzione della prima pillola.
Purtroppo da alcuni anni non è più così.
LA NAUSEA
La nausea è un sintomo molto comune, dovuto ad un numero molto ampio di cause (vedi tabella).
Essa può essere definita come “una sensazione soggettiva molto spiacevole (ma non dolorosa) di vomito imminente” (Hasler & Chey, 2003). Si è sempre pensato che nausea e vomito siano due eventi fra loro temporalmente collegati (prima la nausea e poi inevitabilmente il vomito), ma recentemente si è visto che non è sempre così. Vi sono molte situazioni in cui una nausea molto forte non sfocia nel vomito e viceversa, anche se meno di frequente vi può essere vomito non preceduto da nausea.
Libera traduzione e adattamento della pubblicazione AGA 2015: “understanding constipation”
INTRODUZIONE
La frequenza delle evacuazioni intestinali fra le persona sane varia notevolmente: da tre evacuazioni al giorno a tre alla settimana.
Di norma le feci vengono espulse senza sforzo, senza fastidio e senza eccessiva tensione addominale.
Per stitichezza o stipsi quindi si intende un numero ridotto di evacuazioni o la difficoltà ad espellere le feci.